“…Una delle possibili interpretazioni del tema principale, ci sono “i migranti – quelli che partono dal loro paese e sperano di poter sopravvivere, ma anche di vivere meglio; quelli che non vogliono sostare sul nostro territorio e quelli che invece abitano da tempo con noi; ci sono quelli che arrivano sui barconi giorno dopo giorno e finiscono nelle mani di chi li accoglie o di chi li sfrutta, come le ragazzine nel racket della prostituzione e i ragazzi chiamati nei giri dello spaccio; ci sono quelli che frequentano la scuola con i nostri figli, quelli che …”.
(da “Il migrante che sta al mio confine”,
di Valeria Bianchi Mian, su Contemporanea/Mente – Psiconline.it).
Questa è l’introduzione al progetto: “Contro corrente: gli Enea del 2000” realizzato nell’inverno passato presso la sala Arturo Paoli in Via S. Leonardo, 2 Lucca, dalla cooperativa “Giovani e Comunità” in collaborazione col Centro di Psicosociodramma Zerka T. Moreno di Lucca.
Questo progetto prevedeva di svolgere presso la Cooperativa “Giovani e Comunità” di Lucca gruppi psicoeducativi con tecniche psicodrammatiche per migliorare le relazioni interpersonali fra gli ospiti delle strutture della Cooperativa stessa. Ciò ha permesso l’apprendimento di modalità diverse di stare insieme per una maggiore tutela del territorio e delle persone, favorendo un clima di civile inclusione e il dissolversi di paure.
Il supporto ai beneficiari delle strutture della Cooperativa ha favorito l’inserimento sociale, tramite l’elaborazione dei vissuti personali e la conoscenza di sé e della civiltà del paese che li ospita (l’Italia appunto).
La partecipazione degli operatori della cooperativa ha permesso di acquisire un nuovo modo di relazionarsi ed operare con i soggetti a loro affidati.
L’apertura della partecipazione alla cittadinanza tramite la divulgazione del progetto, ha consentito una maggiore conoscenza del fenomeno migratorio e favorito il processo di integrazione e di convivenza civile, riducendo giudizi e pregiudizi.
Il 27 febbraio 2019 sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai partecipanti che su base volontaria hanno aderito a questo progetto. Questo evento conclusivo ha visto una larga affluenza della cittadinanza che ha potuto fare esperienza delle tecniche sociopsicodrammatiche e di roleplaying largamente usate nei mesi precedenti all’interno del progetto, partecipando ad una sessione conclusiva allargata di psicodramma.
Le foto immortalano solo alcuni momenti di questo evento conclusivo. Per fare esperienza di questa metodica di gruppo vi invitiamo a partecipare ai prossimi eventi che saranno organizzati, continuate a seguirci per scoprire quando sarà il prossimo.
Anche quest’anno la cooperativa Giovani e Comunità partecipa all’organizzazione di «Oltremondo» che si terrà mercoledì 19 giugno a partire dalle ore 19.30, come sempre, sui pratini dietro la cattedrale di Lucca.
L’incontro è organizzato in collaborazione col Centro Missionario Diocesano, il GVAI, il CeIS gruppo “Giovani e Comunità” di Lucca, la coop L’Impronta e la coop Odissea.
Sarà un momento conviviale, con la formula del porta e condividi, per celebrare insieme la Giornata del rifugiato, la serata sarà animata dalla compagnia teatrale “ISOLE UBUNTU”.
Con giugno si è concretizzata una collaborazione che da mesi stavamo costruendo assieme alle parrocchie del centro storico di Lucca.
Alcuni degli ospiti dei nostri CAS (Centri di Accoglienza Straordinari) svolgono volontariato di accoglienza e informazione affiancando i volontari della chiesa di San Michele, nel tentativo di ridare vita ad un monumento significativo per la devozione cittadina.
La conoscenza delle lingue che hanno maturato i nostri ospiti (alcuni l’inglese altri il francese) gli permette di comprendere la maggior parte dei turisti stranieri e di intermediare con i volontari italiani, inoltre hanno la possibilità di approfondire la conoscenza della lingua italiana che hanno imparato frequentando i corsi messi a disposizione dalla cooperativa.
Una perfetta collaborazione costruita sul valore del volontariato che cerca di dare nuova vita alle realtà locali, che parte dal desiderio dei residenti di recuperare un bene storico tanto amato e dal desiderio di integrazione dei giovani che hanno dovuto lasciare la propria patria e chiedono a noi di accoglierli.
Col passare del tempo la cooperativa ha intrapreso molte iniziative che nel rinnovamento del sito rischiano di andare perse.
Con questi articoli vogliamo riproporre vecchi articoli che avevamo pubblicato nel passato.
Il primo articolo che riproponiamo è il convegno “Non da soli” dell’aprile 2009.
Buona visione
Ormai da molti anni la comunità a Doppia Diagnosi “Villa Adelasia” gestita dalla cooperativa per il SerD di Lucca, partecipa a Verdemura con le proprie piantine curate dai residenti e operatori della comunità.
“La partecipazione a Verdemura è frutto di un importante lavoro riabilitativo fatto dagli ospiti con gli operatori. Da anni infatti, una delle attività peculiari del percorso terapeutico consiste nell’attività del verde, con la coltivazione di Aloe, di peperoncini, di piante aromatiche e di zafferano.” Questo quanto esposto da Alessia De Luca, coordinatrice dell’equipe di Villa Adelasia, nel presentare la nostra partecipazione a Verdemura 2o19. Nella presentazione la cooperativa Giovani e Comunità ha voluto ringraziare la Lucca Crea il Ser.D di Lucca diretto dalla dottoressa Elena Pioli, col quale la cooperativa collabora da oltre 18 anni nella gestione di Villa Adelasia e il dottor Roberto Sarlo, responsabile del dipartimento salute mentale e dipendenze, per l’attenzione dimostrata verso il progetto riabilitativo sviluppato nella struttura.
Gli operatori e i “ragazzi” di Villa Adelasia vi aspettano allo stand per presentarvi le loro iniziative e mostrarvi il loro operato. Venite numerosi.
Mercoledì 27 febbraio alle ore 16:00 presso la sala conferenze del complesso di San Micheletto di Lucca, si terrà l’evento conclusivo del progetto che ha coinvolto negli ultimi mesi i richiedenti asilo ospitati dalla cooperativa Giovani e Comunità.
La cooperativa in collaborazione con l’associazione Centro Zerka T. Moreno ha dato vita a questo progetto con l’obiettivo di favorire l’incontro e la conoscenza gli uni con gli altri per ridurre le distanze sociale create da giudizi e pregiudizi che circondano il fenomeno migratorio. Tramite lo strumento del sociodramma nei diversi incontri i vari partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi e di affrontare i propri vissuti personali, perseguendo una migliore conoscenza di se e degli altri.
In questo evento finale verranno presentati i risultati del progetto e discussi i possibili sviluppi futuri di queste iniziative coi rappresentanti degli enti civili e sociali che vorranno partecipare all’incontro.
Al termine degli interventi sarà effettuato un sociodramma pubblico a cui tutti sono invitati a partecipare.
Nel progetto di integrazione dei richiedenti asilo a noi affidati, inseriamo anche dei progetti culturali volti all’approfondimento della conoscenza del tessuto sociale in cui gli ospiti chiedono di inserirsi.
Nelle righe che seguono la presentazione da parte di Maria Teresa Quilici della visita alla Domus Romana del 12 gennaio con le foto dell’evento:
Ieri 12 gennaio 2019, un gruppo di giovani richiedenti asilo provenienti da Paesi diversi quali Benin, Afghanistan, Egitto, Nigeria, Gambia, Mali, Ghana, accompagnati dalle dottoresse Maria Teresa Quilici, Luisa Gianni, Nicole Bertozzi hanno fatto visita alla Domus Romana Lucca dove sono stati accolti dal dr. Giuseppe Bulleri e dalla stoiografa Gaetana Ferro.
La tappa alla Domus rientra nel percorso di integrazione programmato dai CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) della Cooperativa “Giovani e Comunità” e dal Centro Zerka T. Moreno di Lucca ed è parte del progetto “Contro Corrente: gli Enea del 2000” volto a favorire l’accoglienza e l’integrazione attraverso la conoscenza della nostra Storia e della nostra Cultura.